Se le immagini di Catel ci riportano alla vita quotidiana dei decenni del secolo XIX a Roma e dintorni, l’attività dell’Istituto tiene fede alla volontà dell’uomo, oltre a promuovere la figura di Catel mediante eventi e mostre, ancora oggi, a 150 anni dalla morte del suo Fondatore, l’Istituto continua a svolgere silenziosamente, lontano dal clamore dei media, una proficua attività benefica.

Inoltre, la Fondazione Catel organizza periodicamente concorsi di pittura, scultura e architettura ed elargisce aiuti ad artisti italiani e tedeschi in Roma, non dimenticando però in generale le persone bisognose che, attraverso enti ed istituzioni di indubbio rigore morale, sovvenzionati dall’Istituto, vengono periodicamente aiutate.

Lo scopo del Pio Istituto si può, infatti, riassumere in “Arte fraterna e carità”, come specificato nello stesso testamento, era ed è il supporto e l’aiuto concreto verso artisti (ed anche a non artisti) che ne hanno necessità e si sviluppa in varie forme, come previsto dal suo atto costitutivo, con le rendite provenienti dalle proprietà immobiliari lasciate dal Catel all’Opera Pia. La Fondazione, pertanto, testimonia oggi il durevole affetto e fraternità del pittore verso il popolo italiano che lo aveva così benevolmente accolto.

La Fondazione “Pio Istituto Catel” è amministrata secondo lo statuto approvato per R.D. IL 24.04.1873 composto di n.61 articoli. L’Organo amministrativo è composto da 12 Consiglieri di cui 3 di nazionalità tedesca; al suo interno viene nominato il Presidente la cui carica é attualmente ricopertadall’architetto Saverio Busiri Vici; ogni qual volta ne sorge la necessità per cooptazione viene nominato un nuovo Consigliere.

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